SOLIDARIETA’ AGLI AVVOCATI TURCHI DETENUTI E RICHIESTA DI INTERVENTO DEL GOVERNO ITALIANO PER LA LORO IMMEDIATA LIBERAZIONE

Delibera del Consiglio dell'Ordine e del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine del 4 maggio 2020

       il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Ravenna
       il Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna,

premesso

       che con delibera del 17 gennaio 2020, il Consiglio Nazionale Forense ha proclamato il 2020 "Anno dell'Avvocato in pericolo nel mondo" rilevando che in molti Stati gli Avvocati subiscono intimidazioni, violenze e ingiuste condanne solo perché "colpevoli" di difendere in autonomia e indipendenza i diritti dei loro assistiti, e che il diritto di difesa viene interpretato come "complicità";
      che il Consiglio Nazionale Forense ha rafforzato l'azione nei Paesi dove si registrano le più gravi violazioni dei diritti umani inviando osservatori internazionali ai processi a carico degli Avvocati e partecipando a missioni conoscitive all'interno delle carceri (fra cui quella a Silivri, nell'ottobre del 2019), nonché curando, in occasione della giornata dell'Avvocato in Turchia che si celebra il 5 aprile di ogni anno, la traduzione e la stampa in lingua italiana del Rapporto febbraio 2020 "La persecuzione di massa degli Avvocati in Turchia", stilato dall'associazione The Arrested Lawyer Initiative, ONG che si occupa della difesa e di informare sulla situazione delle Avvocate e degli Avvocati turchi;
      che sino al mese di febbraio di quest’anno, più di 1.500 legali sono stati indagati e 605 sono stati arrestati e posti in custodia cautelare, fra i quali 14 presidenti, o ex presidenti, degli Ordini forensi di pertinenza;
      che finora 345 di loro sono stati condannati alla pena complessiva di 2.158 anni di carcere per appartenenza ad un’organizzazione terroristica armata o per aver diffuso propaganda terroristica;
       che, inoltre, 34 delle 1.412 associazioni di Avvocati operanti in 20 diverse province del Paese sono state soppresse definitivamente in base a decreti emergenziali, ne sono stati confiscati i beni e la gran parte dei loro membri sono stati indagati sulla base delle leggi antiterrorismo;

evidenziato

       che nonostante la mobilitazione internazionale e gli appelli, tra i quali quelli del Consiglio degli Ordini Forensi d'Europa e dell'Osservatorio Internazionale degli Avvocati in pericolo, gli Avvocati turchi ingiustamente detenuti perché accusati/condannati per fatti ricondotti a reati politici o di opinione o di terrorismo a causa del libero esercizio della professione, sono stati esclusi dal provvedimento di amnistia recentemente approvato in Turchia per ridurre il sovraffollamento carcerario e l'ulteriore propagarsi del virus Covid-19;
       che per protestare contro le violazioni dei propri diritti fondamentali, nelle ultime settimane numerosi Avvocati turchi detenuti in ragione della loro attività professionale hanno effettuato un lungo sciopero della fame in forma controllata che, il 5 aprile scorso, dopo 64 giorni per il collega Aytac Unsal detenuto nel carcere di Burhaniye e dopo 95 giorni per la collega Ebru Timtik detenuta nel carcere di Silivri, in ragione del persistente disinteresse delle autorità turche, si è trasformato in "sciopero fino alla morte", ovvero nel rifiuto di assumere gli integratori necessari al mantenimento delle funzioni vitali fino a quando le autorità turche non libereranno tutti gli/le Avvocati/e detenuti/e e non garantiranno il rispetto dello stato di diritto;
      congiuntamene, a voti unanimi,

deliberano

- di esprimere massima solidarietà agli/alle Avvocati/e turchi/e detenuti/e facendo loro pervenire la presente delibera unitamente alla fotografia dei/delle Consiglieri/e dell'Ordine e dei/delle componenti del Comitato Pari Opportunità dell'Avvocatura ravennate scattata presso il cortile di Palazzo di Giustizia di Ravenna in loro sostegno;
- di chiedere al Governo italiano di intervenire tanto direttamente quanto per via diplomatica presso il Governo turco affinché tutti gli/le Avvocati/e turchi/e detenuti/e vengano immediatamente liberati/e.
    Mandano alla segreteria per la trasmissione della presente delibera agli Avvocati turchi ingiustamente detenuti per il tramite dell'Osservatorio Internazionale degli Avvocati in Pericolo, nonché per la trasmissione al Presidente del Consiglio dei Ministri, alla Presidente del Consiglio Nazionale Forense, al Presidente dell'URCOFER, al Direttore de "Il Dubbio", unitamente alla fotografia di cui sopra, affinché ne dia pubblicazione anche tramite i social.

RAVENNA, 4 maggio 2020

Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna
Il Presidente
Avv. Sergio Gonelli

Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna
La Presidente
Avv.ta Sonia Lama


 


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